Sharks day
FROM RECOVERY TO FREEDOM
In occasione dello Shark Awareness Day, insieme al biologo marino Andrea Spinelli, al documentarista Marco Spinelli e al content creator Dani Gallo, siamo stati all’Oceanografico di Valencia, il più importante centro di recupero di animali marini della Spagna e uno dei più grandi d’Europa.
Una giornata dedicata all’animale che da sempre ci ispira: lo squalo. Una giornata di liberazione e di sensibilizzazione verso un maggior impegno nella sua tutela. Oggi diamo voce ad uno dei progetti di conservazione e sensibilizzazione di squali piú importanti che Fundación Oceanogràfic porta avanti dal 2017, in collaborazione con l’associazione Lamna.
Ogni anno, l’Oceanografico recupera più di 300 uova di squalo che vengono accidentalmente catturate dalle reti da pesca. Grazie alla collaborazione con cittadini, pescatori, Ministero e Università, vengono segnalati un numero sempre maggiore di avvistamenti e catture accidentali dell’animale, consentendo alla Fundación Oceanogràfic di avviare i protocolli di recupero e ricovero. Successivamente la schiusa delle uova, i giovanili cuccioli vengono poi reintrodotti nel loro ambiente naturale, il mare.
Ed è proprio questo il viaggio più emozionante che abbiamo intrapreso oggi, per celebrare lo Shark Day. Dopo aver raggiunto l’area marina protetta dell’isola di Tabarca, la più antica di Spagna, abbiamo liberato in mare 20 Squali Gattuccio, dando loro una seconda possibilità di vita.
Lo squalo è la specie più pescata nel Mar Mediterraneo: negli ultimi 50 anni, in quest’area, le sue popolazioni sono diminuite del 70%. Gli squali, all’apice della catena alimentare, sono fondamentali per gli ecosistemi marini: la loro assenza diventa causa di forti squilibri, tra cui la riduzione delle barriere coralline.
Oggi ringraziamo le realtà che, come la Fundación Oceanogràfic Valencia, danno un contributo prezioso nel recupero e nella cura degli squali, e che portano avanti un’importante azione di sensibilizzazione per la loro tutela.
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